Serata di filosofia 9

. . . E la storia divenne leggenda che a sua volta divenne Insegnamento . . .

Parole misurate, posizionate con precisione, capaci di risvegliare un Luogo che risiede in noi, che non ha confini come sconfinato può essere l’Amore di un Uomo che sa rispettare innanzitutto se stesso.
Da sempre la vita scorre e i suoi passi si susseguono interminabili, come il fiume fa il suo corso . . .
C’è il bene come il male. Noi ci siamo per riconoscere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Vivendo in positivo il male perirà di se stesso.
Al di là di qualunque credo, se ciò che unisce è il buon senso, ogni uomo per onorare la vita dovrebbe passare in questo mondo dando una feroce unghiata alla negatività. Solo essendo un esempio per se stessi, è possibile essere utile a chi ci succederà, affinchè tutti coloro che anelano alla libertà, abbiano la possibilità di dimostrarsi riconoscenti di essere vivi e quindi lottare per dare valore all’ esserci.
. . . Per ogni uomo ci sarà un ultimo istante di vita ed è proprio in quel momento che sarà naturale chiedersi se ha avuto senso vivere questa vita e se è stata come avremmo voluto fosse.
Non serve trascorrere un’esistenza eclatante o rumorosa; è sufficiente avere in sé la consapevolezza che ognuno ha il dovere di salvare se stesso, impegnarsi ad essere ogni giorno migliore, arrivare a star bene.
Stare bene significa stare in equilibrio, senza eccessi, sapere che tutta la realtà e gli esseri che ne fanno parte sono strumenti da rispettare poiché unici, ma sempre e comunque strumenti. La mente oggettiva è in grado di non discriminare tra uno strumento e un altro, poiché ove c’è discriminazione c’è coinvolgimento, il quale denota attaccamento alla realtà. Vivere attaccamento è scorretto perché non ha senso essere aggrappati a qualcosa se si è consapevoli che niente ci manca.
Finchè si ha il dubbio che fuori di sé ci sia qualcosa in grado di portare completezza dentro di noi, sarà impossibile affermarsi liberi.
Il Theravada sa in cuor suo di essere nato per Amare, non per essere amato.
Chi pretende l’amore di altri non accetta se stesso e soprattutto non accetta l’altro per ciò che è, ma in esso cerca qualcosa che ipoteticamente gli manca. L’Amore, quello più puro, non chiede nulla in cambio poiché è semplice donare. Ugualmente importante è ricordarsi che è difficile per un povero essere generoso, quindi è possibile donare ad altri ed essere loro d’aiuto, solo quando si è trovato un Credo in cui ci si identifica e che ci si impegna quotidianamente a praticare.
La Vita è troppo importante per ridursi all’inseguimento di ciò che perisce, la Vita è ciò che ognuno vive dentro di sé, di pochi è il coraggio di eternare il proprio Essere divenendo a propria volta strumenti di qualcosa di più grande.

Dhanly

Qual è il senso della vita ?
La vita è stare con se stessi e per fare ciò ci vuole tanto coraggio, avere la consapevolezza di potersi mettere di fronte a chiunque e a qualunque cosa senza avere paura.
Non ha senso avere paura quando si ha la consapevolezza che la Vita è in noi stessi , ciò che hai intorno è solo strumento per Te, per la Tua crescita. Se pensi che qualcosa fuori di Te ti possa far stare bene è perché ancora non hai trovato. Anche se una realtà può sembrare bella, non farTi condizionare da essa, perché tutto è in evoluzione, tutto si trasforma, tutto è impermanente e se non hai basi solide rischi di scivolare nel fiume della vita e vivere una vita di insoddisfazione.
Niente di ciò che c’è fuori di Te può completarTi , circondaTi solo di ciò che è positivo, e non di ciò che è negativo. Ci vuole coraggio ad affermare che è meglio stare soli piuttosto che con persone che non ti fanno stare bene. Ci si illude che la facilità nel vivere sia la strada giusta perché ha effetti piacevoli, ma il piacere è effimero, il piacere ti porta all’insoddisfazione. Dopo la quiete c’è la tempesta e se non sai ciò che sei in Verità ti puoi perdere. Ricorda: ciò che è fuori di Te non dovrebbe determinare il tuo star bene o star male, ma è come lo vivi interiormente, è questo che fa la differenza.
La Vita di un Theravada è una continua lotta contro la negatività, e contro di essa non c’è miglior arma che l’indifferenza. Il Theravada è responsabile della propria Vita, non si giustifica e non colpevolizza altri per gli effetti delle sue azioni, perché sa che la Vita se la crea lui nel bene e nel male, è tutto frutto delle sue azioni. Un Theravada Vive perché si è identificato con qualcosa di più grande al di fuori di lui, perché Ama indiscriminatamente, e sa che l’Amore non è umano, è uno stadio di essere.
Miky